Sorgenti

La disponibilità della risorsa sul territorio

In molte zone del territorio Iren sfrutta l’acqua che affiora spontaneamente dalla superficie del terreno.

 

Le caratteristiche chimiche e fisiche di un’acqua sotterranea rispecchiano la composizione dei terreni attraversati. Tali caratteristiche variano lungo il percorso della falda e in uno stesso punto variano nel tempo. L’acqua sotterranea solitamente richiede meno trattamenti di quella superficiale, perché è filtrata dal suolo ed è al riparo da fonti di contaminazione derivanti dall’attività umana.

 

Le sorgenti utilizzate da Iren sono numerose, fra le più importanti le Gallerie filtranti di Marano.

Parma

Gallerie di Marano

Le Gallerie Filtranti di Marano sorgono in una zona caratterizzata da depositi argillosi e ghiaiosi. Qui scorre una ricca falda acquifera proveniente dalle prime ondulazioni appenniniche a Sud che defluisce lungo l'antico corso sotterraneo.

 

Le sorgenti sono protette da una zona recintata di rispetto di circa 12 ettari ricca di vegetazione arborea entro cui sorge l'edificio di controllo. La galleria principale, dalle misure minime di 2,50 x 1,50 metri del primo tratto, raggiunge un'altezza di 3,60 m ed una larghezza di 4,50 m assumendo le dimensioni di un vero e proprio serbatoio e contiene anche la camera di carico in cui vengono convogliate le acque provenienti dalla galleria Ovest e dalla galleria Del Bono, scavata successivamente stante la penuria d'acqua nel periodo estivo, di dimensioni più modeste e collegata alla camera di carico con un'apposita condotta lunga quasi 2 chilometri.

 

Il fondo della galleria principale si trova a circa 6 metri dal piano di campagna. La portata di tutte e tre le gallerie raggiunge i 120 litri al secondo nei periodi di morbida (più umidi) per scendere a soli 30 litri nel periodo estivo.